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1.
€ 21,00
EAN-13: 9788867237555
Marius Schneider
Pietre che cantano. Studi sul ritmo di tre chiostri catalani di stile romanico
Edizione:SE, 2023
Collana:Testi e documenti

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Prezzo di acquisto€ 21,00
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Descrizione del libro

«Rari sono i libri che possono cambiare la vita di chi li legge: questo é uno di essi. Chi sappia cavarne tutte le deduzioni, vede in modo nuovo la storia, ascolta altrimenti i suoni della natura e la musica, guarda diversamente le cose. Intanto le guarda con l'orecchio: impara a coglierne il ritmo, la vibrazione essenziale. A dire di che tratta, si fa presto: Schneider osservò i chiostri romanici di San Cugat, di Gerona e di Ripoll in Catalogna, annotò le figure fantastiche effigiate sui capitelli assegnando a ciascuno un valore musicale, quindi lesse come simboli di note le singole figure, basandosi sulle corrispondenze tramandate dalla tradizione indù, e scoprì infine che la serie corrispondeva alla esatta notazione degli inni gregoriani dedicati ai santi di quei chiostri. Le pietre cantavano, a saperle leggere, melodie precise. Fin qui ci sarebbe soltanto da rallegrarsi per un'operazione delle più brillanti di archeologia musicale, per l'avvio alla lettura musicale di chissà  quanti altri complessi di scultura romanica. A trarre tutte le conseguenze che il caso impone, ci si accorge che vacilla il nostro mondo culturale, che la storia e i valori comunemente accettati tremano come figure d'un velo dipinto. Una lama di luce rade le tenebre della storiografia medioevale, una storia ignota emerge, si ha la prova che si trasmettevano nel Medioevo conoscenze metafisiche simili a quelle che avevano generato la teoria musicale indù; esisteva una conoscenza metafisica non trascritta su pergamene, ma urlata dai capitelli.» (Dallo scritto di Elémire Zolla)

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2.
€ 22,00
EAN-13: 9788867237579
Georg Simmel
I problemi fondamentali della filosofia
Edizione:SE, 2023
Collana:Testi e documenti

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Descrizione del libro

«A questo disegno di promuovere, al di fuori della cerchia specialistica, quella forma tutta interiore di comprendere che rivive e intuisce le condizioni dell'atto stesso della produzione filosofica, io intendo qui contribuire con l'esposizione e la discussione di alcuni fondamentali problemi e dei tentativi di soluzione che offre la storia della filosofia, e intendo farlo da questo caratteristico punto di vista: io vorrei cioé offrire l'immagine di questi grandi filosofemi, così come essi si presentano a un filosofo che cerca una propria soluzione di quei problemi e che a questo fine richiama e discute le loro soluzioni anteriori. Il suo scopo non é allora affatto di carattere storico, ma é concretamente speculativo; vale a dire che il problema non ha per lui valore solo perché Platone o Hegel lo abbiano discusso, ma, al contrario, Platone o Hegel hanno valore per lui solo in quanto hanno discusso quel problema. Nella corrente del suo pensiero le loro dottrine affioreranno dunque solo come onde di forma particolare, senza infrangerne la continuità  con il porsi come fine a se stesse. E poiché tali dottrine sono solamente le stazioni del cammino del suo proprio pensiero, perdono in esso il carattere sistematico la cui chiusa rigidità  impedisce spesso di penetrare nella loro vita interiore, e che, come loro forma esterna e caduca, viene via via sconfessata dall'evoluzione storica dello spirito. In tal modo il proprio movimento spirituale segnerà  i contorni del pensiero tradizionale e potrà  infondersi in esso, che senza tale trasfusione e consentimento rimarrebbe, nel suo fondo, inaccessibile. Io non intendo oltrepassare nell'esposizione quei limiti che corrispondono a questo punto di vista, né offrire per i problemi alcuna personale soluzione, la cui inevitabile unilateralità  contrasterebbe con l'obiettività  del mio compito attuale». Introduzione e traduzione di Antonio Banfi.. Con uno scritto di Fulvio Papi.

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3.
€ 22,50
EAN-13: 9788867237418
Martin Buber
Israele e Palestina
Edizione:SE, 2023
Collana:Testi e documenti

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Descrizione del libro

Partendo dalle più antiche testimonianze bibliche, dal Talmud, dallo Zohar e dai testi chassidici, Martin Buber, una delle più eminenti personalità  culturali e spirituali dell'ebraismo del Novecento, giunge fino al sorgere e al delinearsi del moderno pensiero sionistico, illustrando i tentativi da un lato di inserirlo nelle moderne correnti di pensiero (liberalismo, socialismo, idea di nazione), e dall'altro di realizzarlo praticamente in uno stato d'Israele. Due sono i motivi fondamentali che Buber afferma risolutamente: il popolo di Israele ha una sua missione da compiere in seno all'umanità ; Israele non può adempiere questa missione se non in stretto rapporto con la sua Terra, la Palestina. Ed é a questo rapporto reciproco fra un popolo eletto e una terra eletta che é dedicata la parte più ampia e appassionata dell'opera.

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4.
€ 19,50
EAN-13: 9788867237586
Oscar Wilde
Salomé
Edizione:SE, 2023
Collana:Testi e documenti

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"Oscar Wilde fu essenzialmente un abile, elegante e perfino geniale divulgatore. E tale si dimostra anche nel caso del suo unico scritto in francese, lo strano testo teatrale intitolato 'Salomé', dove in certo senso si dice una parola definitiva su questo personaggio tanto centrale per la sensibilità  della cosiddetta decadenza. Centrale perché? Perché Salomé [...] é l'ultima incarnazione del mito romantico della donna fatale, corrotta e innocente al tempo stesso, irresistibile e distruttrice; un mito che si incarna di volta in volta nella 'Belle Dame Sans Merci' di Keats, nella 'Carmen' di Mérimée, nella Monna Lisa di Leonardo descritta da Walter Pater. In 'Salomé' questa femme fatale assume i connotati estremi nel segno della decadenza: estrema é la crudeltà  (e allo stesso tempo, l'innocenza); estrema é la giovinezza (già  nel medioevo Salomé viene rappresentata come poco più di una bambina); estrema é la carica sacrilega del mito; ed estrema é la componente erotica (la danza discinta, il sangue). Questi sono i dati comuni a tutte le versioni tardoromantiche e decadenti, delle quali a Wilde sarebbe toccato di offrire la sintesi definitiva" (dallo scritto di Masolino D'Amico). Il volume é arricchito dalle venti illustrazioni che Aubrey Beardsley compose per l'edizione della Salomé pubblicata a Londra nel 1883.

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5.
€ 22,00
EAN-13: 9788867237562
Karl Jaspers
Piccola scuola del pensiero filosofico
Edizione:SE, 2023
Collana:Testi e documenti

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Descrizione del libro

"In Piccola scuola del pensiero filosofico" Karl Jaspers (1883-1969), affronta, in modo divulgativo ma rigoroso, i grandi temi che la filosofia occidentale ha dibattuto per oltre due millenni, ponendo sempre al centro la condizione dell'uomo e il suo rapporto con l'assoluto. L'autore scrive nella prefazione: "Quando la radio bavarese mi invitò a tenere un corso di filosofia accettai con entusiasmo pur senza nascondermi le difficoltà  del compito. Come titolo proposi: «Piccola scuola del pensiero filosofico». Il che vuol dire che cercherò di battere le strade del pensiero empirico e razionale sinché non si mostrino le sue origini. E cercherò di porre in una luce più intensa il fondamento in noi stessi e al di là  di noi, da cui scaturiscono i significati e gli orientamenti universali".

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6.
€ 20,00
EAN-13: 9788867236381
G. Pontiggia
Céline e l'attualità letteraria 1932-1957
Edizione:SE, 2022
Collana:Testi e documenti

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Descrizione del libro

«Sono chiuso dentro una macchina, io, senza che nessuno mi abbia detto dove va. Ma lei é fuori. La vede guizzare, la macchina. àˆ informato meglio di me sulla direzione che prende, posto che ci sia una direzione». Così si esprimeva Céline, durante un'intervista rilasciata nell'ottobre del 1933. Appena un anno era trascorso dall'apparizione, emozionante e minacciosa, di 'Viaggio al termine della notte', e Céline era ormai un personaggio pubblico, il misterioso dottore dagli occhi bellissimi e azzurri, dal passato avventuroso e inquietante, che aveva lanciato, come scrisse il critico letterario del «Berliner Tageblatt», «una bomba contro l'intero edificio della nostra umanità ». Le pagine qui riunite, nate dalla sollecitazione degli eventi contemporanei, consentono di seguire il movimento dei pensieri, dei sentimenti, dei furori di Céline fra gli anni dell'esordio e la fine dei Cinquanta, con in mezzo la terribile esperienza della guerra, della prigionia e dell'esilio: non solo interviste, ma anche interventi polemici, lettere, presentazioni, conferenze che illuminano, in un sorprendente confronto, le opere maggiori, dai bellissimi romanzi agli spregiudicati e ossessivi pamphlets, di uno dei più significativi e più discussi scrittori del nostro secolo. Testi riuniti da Jean-Pierre Dauphin E Henri Godard.

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7.
€ 19,00
EAN-13: 9788867236664
Umberto Saba
Lettere sulla psicoanalisi
Edizione:SE, 2022
Collana:Testi e documenti

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Questo volume raccoglie gran parte degli scritti e delle lettere sulla psicoanalisi di Umberto Saba. Come é noto, Saba é stato insieme a Svevo lo scrittore italiano che più precocemente si é interessato alla scienza freudiana. Ma per Saba, a differenza di Svevo, la psicoanalisi non ha soltanto costituito un interesse speculativo, bensì é stata un'esperienza esistenziale diretta (fu in analisi con Edoardo Weiss). Il nucleo centrale, e finora inedito, di questo libro é nel carteggio che tra il 1946 e il 1949 il poeta tenne con Joachim Flescher, psicoanalista e direttore, a quel tempo, di «Psicoanalisi», organo ufficiale della Società  italiana di psicoanalisi. L'oggetto della discussione non é di quelli che permettono impassibilità  e distacco da parte degli interlocutori, e soprattutto da parte di Saba. Come bene spiega nella sua lucidissima postfazione Arrigo Stara, curatore del volume, dopo un'iniziale disamina di questioni generali legate alla teoria freudiana, presto «nelle pagine che Saba scrive a Flescher, le memorie dell'infanzia, le immagini, le "storielle" e le argomentazioni ricavate dalla sua prima educazione sotto la tutela della legge ebraica materna (che veniva a spezzare il "paradiso" degli anni in cui era stato affidato alla balia) si affollano e danno corpo a quell'ostilità  che, ancora come forma vuota, egli aveva riversato sullo psicoanalista; Flescher diventa a sua volta la sagoma, il bersaglio sostitutivo, sul quale ricadono le accuse, le teorie, gli sfoghi tratti da uno dei capitoli della storia di Saba lasciati aperti ed irrisolti dall'analisi con Weiss».

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8.
€ 24,00
EAN-13: 9788867236688
Georges Bataille
La sovranità
Edizione:SE, 2022
Collana:Testi e documenti

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"La sovranità  di cui parlo ha poco a che vedere con quella degli stati, definita dal diritto internazionale. Parlo in generale di un aspetto opposto, nella vita umana, a quello servile o subordinato. Un tempo la sovranità  appartenne a coloro che, con il nome di capo, faraone, re, re dei re, svolsero un ruolo di primo piano nella formazione dell'essere con cui noi ci identifichiamo, dell'essere umano attuale. Ma appartenne egualmente alle varie divinità  di cui il dio supremo é una delle forme, e anche ai sacerdoti che li servirono e li incarnarono, e a volte si identificarono con i re; essa appartenne infine a tutta una gerarchia feudale o sacerdotale che si distingueva da coloro che ne occupavano il vertice solo per una differenza di grado. Inoltre: essa appartiene essenzialmente a tutti gli uomini che possiedono e non hanno mai perduto del tutto il valore attribuito agli déi e ai dignitari. Parlerò a lungo di questi ultimi, in quanto esibiscono questo valore con una ostentazione che va talvolta di pari passo con un'indegnità  profonda. Dimostrerò anche che lo alterano esibendolo. Infatti non intenderò mai, quali che siano le apparenze, altra sovranità  se non quella apparentemente perduta a cui talvolta il mendicante può essere così vicino quanto il gran signore, ma a cui, per principio, il borghese é volontariamente il più estraneo." (G. Bataille).

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9.
€ 19,00
EAN-13: 9788867236657
Marcel Detienne
Dioniso a cielo aperto
Edizione:SE, 2022
Collana:Testi e documenti

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«Fra gli déi che si trovano dappertutto in Grecia Dioniso é il meno sedentario. In nessun luogo é a casa sua. Meno che mai a Tebe, dove la madre, la mortale Semele, lo porta per qualche mese nel suo ventre. Dio nomade, ha un regno senza capitale. [...] Bisogna lasciare Dioniso alle sue province, ai suoi villaggi, ai suoi itinerari errabondi. Bisogna concedergli intera la libertà  delle sue epifanie. [...] Argo, Lesbo, Eleutere, Olimpia, Taso e Delfi e Orcomeno, fino all'isola misteriosa delle rive atlantiche, là  e più in là  ancora, Dioniso sorge, si slancia, danza, afferra, squarcia, fa delirare. Intrecciando nell'arcobaleno delle sue apparizioni i colori simili del sangue che sgorga e del vino schiumeggiante. Dioniso che afferra brutalmente la sua preda facendola oscillare, trascinandola nella follia, nel delitto, nella sozzura; Dioniso dei vigneti che maturano in un giorno, delle fontane di vino, della bevanda che inebria e che esalta. Questo duplice dio non sarà  alla fine lo stesso?».

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10.
€ 19,00
EAN-13: 9788867236626
Edgar Allan Poe
Eureka
Edizione:SE, 2022
Collana:Testi e documenti

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Descrizione del libro

In Eureka, Edgar Poe ha voluto racchiudere, nella forma più breve, la storia della creazione e della distruzione dell'universo.

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11.
€ 29,00
EAN-13: 9788867236947
Jacob Burckhardt
Considerazioni sulla storia universale
Edizione:SE, 2022
Collana:Testi e documenti

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Descrizione del libro

"Burckhardt é stato a buon diritto universalmente lodato per i caratteri della sua esposizione, ma anche per la capacità  di trasporre in forma letteraria complessi materiali storici e di trasformare l'indagine scientifica in arte. Per conseguire tali risultati gli tornarono utili la vivezza del linguaggio, la capacità  di distribuire luci ed ombre e anche un penetrante intuito psicologico, con il risultato complessivo di far riemergere individui e periodi storici dalle tenebre in cui erano piombati. In sostanza, la peculiare plasticità  della sua esposizione era solo il riflesso della sua enorme «sete di conoscenza». Egli non avrebbe potuto concludere nulla, affermò una volta, se avesse dovuto trasferire sulla carta «un'immagine tratta dalla propria interiorità »; ogni pensiero doveva essere rapportato «a qualcosa di esterno». Per questo motivo Burckhardt riteneva anche di essere incapace di ragionamenti filosofici. Eppure non era un narratore. Le sue descrizioni rivelano fin nell'impianto che egli privilegia l'apparato concettuale, la riflessione e la comparazione. [...] Nel complesso, il suo modo di procedere é tipico della ritrattistica più che dell'epica, per cui Burckhardt non riproduce i processi ed il succedersi degli avvenimenti, ma immobilizza l'evento, scelto il più delle volte con uno spirito drammatico, per metterne a nudo la natura alla maniera del ritrattista, capace di fissarla nitidamente, di coglierne i tratti essenziali. Tutto quel che si trova in secondo piano e ancor più dietro, sullo sfondo, non é meno significativo degli attori che campeggiano davanti, «testimoni di primo grado nel processo». Erwin Rohde, l'amico di Nietzsche, ha definito con acume lo stile di Burckhardt «riflessivo nell'esposizione»." (Dallo scritto di Joachim Fest)

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12.
€ 21,00
EAN-13: 9788867236954
György Lukács
Dostoevskij
Edizione:SE, 2022
Collana:Testi e documenti

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Descrizione del libro

"Per Lukà¡cs, l'opera di Dostoevskij può essere letta come un unitario commento al paolino «é terribile cadere nelle mani del Dio vivente». Nel mondo abbandonato da Dio (il mondo del romanzo) ogni contatto con la trascendenza non può essere altro che un contatto devastante per la creatura e naturalmente per le istituzioni. Già  l'etica luciferina si nutriva della "demonia" di chi afferma d'essere meglio dei propri déi e dunque tendenzialmente della distruzione dell'esistente. Ora, nell'epos dostoevskijano «la demonia ha acquistato senso», non é più fuga nell'artificiale totalità  del soggetto, ma affermazione della volontà  di trasvalutazione di tutti i valori, distruzione dell'esistente, che sul piano etico significa principalmente crisi delle "istituzioni" (Gebilde) dell'etica kantiana: «Dimostrare che non solo la seconda etica paraclitica ma anche quella luciferina deve trascendere la giustizia (il saggio, l'eroe tragico, amor dei intellectualis - inconfutato!)». Chi ha visto Dio, o chi é incarnazione di Dio sulla terra, come il popolo russo, non può che «andar oltre il diritto e l'etica» anche se ciò dovesse significare il sacrificio della propria anima. Non a caso nello studio su Dostoevskij si elabora tutta una fenomenologia di figure che incarnano questo ideale riconducibile all'idea dell'inevitabilità  del peccato in un mondo che é incarnazione somma di Satana. Figure di questa fenomenologia sono i "peccatori santi", cioé coloro che nel peccato trovano una strada verso Dio, come Sonja in Delitto e castigo o la Giuditta di Hebbel, "eretici" per amor di Dio, come quelli descritti da Sebastian Franck e da certa mistica ebraica, uomini per i quali la colpa é già  espiazione, come Raskol'nikov, terroristi e suicidi, come Kirillov e Svidrigajlov, folli e idioti che non vogliono vedere le "relazioni" del mondo che li circonda, come il Myskin di Dostoevskij e altri ancora." (Dallo scritto di Michele Cometa)

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13.
€ 20,00
EAN-13: 9788867236572
André Gide
Così sia, ovvero il gioco è fatto
Edizione:SE, 2022
Collana:Testi e documenti

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Trama del libro

Nel 1949, due anni prima della morte, Gide abbandonò il diario che aveva tenuto per sessant'anni. «Ma nell'autunno e nell'inverno estremi della sua vita» scrive George Painter, grande biografo dello scrittore «sentì il bisogno di aggiungere un ultimo prezioso particolare al suo arazzo, e scrisse "Così sia ovvero Il gioco é fatto". La sua presente condizione é definita, egli dice, "da una bellissima parola, anoressia, che significa assenza di appetito". In effetti non ultima fra le bellezze di questo libro affascinante é l'intermittente senso d'estrema fatica, lo stesso delle esultanti notti bianche della giovinezza di Gide, quand'egli premeva la fronte dolorante sul vetro della finestra e ammirava il sorgere dell'alba in Normandia, con la differenza che ora non resiste al sonno, ma alla morte. La morte sarebbe giunta pochi mesi dopo; nel frattempo la curiosità  é viva come sempre, l'anoressia é solo una parola e il pensiero del vecchio continua a rivelare la sua prodigiosa ricchezza. [...] Gide ha deciso di scrivere tutto ciò che si presenta alla sua mente, senza barare, e mentre gli argomenti cambiano a ogni pagina, questo maestro fa sì, con tecnica magistrale, che i nessi sembrino tanto logici quanto inafferrabili. Considera le sue forze in declino con una forza che é intatta. Non sconfessa nulla - "quanto al gioco che ho giocato, l'ho vinto" - al contrario, se potesse ricominciare a vivere imparerebbe il greco, farebbe quattro volte il giro del mondo e cederebbe a un numero ancor più alto di tentazioni. Racconta una serie di storie assurdamente divertenti, perché quest'ultimo ritratto sarebbe incompleto senza il gusto del bizzarro. Poi il fascio di luce ruotante della sua mente si spinge sempre più lontano nel suo enorme passato». Con una nota di Martine Sagaert e uno scritto di Maurice Blanchot.

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14.
€ 22,50
EAN-13: 9788867236961
Ibn Hazm
Il collare della colomba
Edizione:SE, 2022
Collana:Testi e documenti

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Descrizione del libro

"Ibn Hazm, una delle più alte figure intellettuali della Spagna musulmana del secolo XI, schizzò rapidamente quest'opera, che é un trattato «scientifico» di fenomenologia dell'amore e al tempo stesso una confessione, un documento storico e umano di non comune valore. In tutti i trenta capitoli di questo leggiadro Collare della colomba, la teoria ora acuta, ora sottile e sofistica, si correda di esempi tratti non già , come spesso accade in altre opere di analogo argomento, dal vecchio patrimonio di storie e leggende d'amore dell'antichità  araba, ma dalla viva esperienza dell'autore, che ha quasi sempre come sfondo la splendida Cordova musulmana. Ecco quindi la corte dei califfi, [...] i loro grandi ministri, come il famoso Almanzor, e visir e ciambellani e dignitari di corte, tra i quali il padre dello stesso Ibn Hazm, e dotti e giuristi, teologi e tradizionisti, ufficiali e poeti, che affollano il Palazzo, la Gran Moschea cordovana, i ponti sul Guadalquivir, le ville e i giardini suburbani della metropoli. Ed ecco il mondo femminile, intravisto in fuggevoli lampi fra le cortine dell'harem, o liberamente circolante per le vie e le piazze tra la turba delle schiave e delle ancelle, pronte allo scherzo, all'avventura e all'intrigo. Ne risulta una varietà , una libertà  di rapporti fra i sessi, anche al di fuori dell'elemento servile, superiore a quanto ci aspetteremmo dagli schemi tradizionali della donna musulmana sempre segregata e velata. [...] L'amore che agita questo mondo é concepito e analizzato dall'autore nella più ampia estensione del termine; é insieme Venere urania e pandemia, anzi addirittura amor femminile e amor maschile, indifferenziato e talora nemmeno distinguibile con chiarezza nella terminologia amorosa." (Dallo scritto di Francesco Gabrieli)

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15.
€ 24,00
EAN-13: 9788867237319
Ihara Saikaku
Vita di una donna licenziosa
Edizione:SE, 2022
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Trama del libro

«"Una bella donna é un'ascia che tronca la vita" dicevano gli antichi. àˆ naturale che prima o poi il corpo sfiorisca e diventi secco come legna da ardere. Molti sono però gli stolti che si lasciano travolgere dal turbine delle passioni e si consumano anzitempo fino a morirne. Questa specie di uomini, purtroppo, é dura a estinguersi». Così inizia Vita di una donna licenziosa, uno dei più celebrati romanzi galanti (i k?shokubon) di Ihara Saikaku (1642-1693). «In questo testo k?shoku indica erotismo e sensualità ,» scrive Ivan Morris «del tutto privi degli aspetti romantici o sentimentali dell'amore. Il libro descrive infatti la progressiva degradazione della protagonista nella sua ricerca del piacere sessuale e per vivere dal punto di vista economico come donna sola nella dura società  feudale del suo tempo. Oltre a una natura altamente erotica, l'eroina é dotata di notevole bellezza fisica, e il suo ambiente naturale é rappresentato dai quartieri di piacere, all'interno dei quali si svolge la maggior parte della vicenda. La vita della cortigiana é descritta con perfetto realismo, e si rivela come un'esistenza dura, spietata, dominata dalla ricerca del denaro, in cui il desiderio sensuale raramente lascia il posto alla tenerezza. Quando, con l'avanzare dell'età , la bellezza comincia a sfiorire, la protagonista sprofonda nelle zone più sordide del commercio sessuale, per diventare alla fine una comune prostituta di strada. In questo romanzo Saikaku evoca dunque l'aspetto oscuro e nefasto del k?shoku». E il finale del romanzo é implicito nel suo inizio, essendo la stessa eroina, ormai vecchia e isolata dal mondo, a narrare la sua storia straordinaria, con indomita e non spenta passione, ai due giovani recatisi nel suo romitaggio per apprendere le arti dell'amore. E così si congeda da loro: «Sono una donna sola, perché dovrei nascondervi qualcosa? Questo mio corpo durerà  il tempo sufficiente perché il loto del mio cuore si schiuda e appassisca. Mi sono abbandonata alla corrente, ma il mio cuore non ne é stato intorbidato».

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16.
€ 22,00
EAN-13: 9788867236268
Andrea Cappellano
De amore
Edizione:SE, 2021
Collana:Testi e documenti

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Descrizione del libro

"Con il "De amore" di Andrea Cappellano é come se un nuovo patto venisse stipulato fra l'uomo e la donna. Dalla decadenza del peccato originale, di cui ultime e vistose tracce sono facilmente reperibili nella coeva letteratura misogina, si passa ad un nuovo genere di rapporto dominato dalla figura enigmatica e «tirannica» di Amore. Le responsabilità  della vita morale scendono, in un certo qual senso, dal cielo alla terra, e l'uomo riscopre le radici del bene nel suo rapporto solitario con la donna. L'operazione non poteva non comportare rischi, e non solo per ciò che riguarda l'aspetto materiale delle sanzioni secolari. L'opinione pubblica infatti non era ancora matura per un tale ribaltamento dei valori comunemente accettati, ed era quindi necessario che l'amore profano portasse in sé tutte le stigmate e i segni di riconoscimento dell'amore sacro. [...] La solitudine delle coppie più celebri della letteratura «cortese», dagli amanti della tradizione trobadorica ad Abelardo e Eloisa, Tristano e Isotta, Ginevra e Lancillotto, e così via, é il durissimo scotto pagato per portare alla luce una società  finalmente aperta a quelli che oggi definiremmo i diritti del cuore: esperienza questa indubbiamente più femminile che maschile, almeno in rapporto alla media dell'erotismo medievale. [...] Una volta accettato il principio di ritirare la delega dei poteri a chi per secoli ne aveva ricevuto una sia pur legittima investitura, e una volta ingabbiata nella teologia la figura paterna intervenuta a riscattare il mondo in uno dei momenti più tragici nella storia della civiltà  greco-latina, é ovvio che l'uomo e la donna, nuovi Adamo ed Eva, fossero costretti a ripiegarsi su se stessi, a cercare in sé l'energia necessaria a preservare le istituzioni umane dal caos e dal disordine di un mondo retto dalle sole forze dell'istinto." (Dallo scritto di D'Arco Silvio Avalle)

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17.
€ 18,00
EAN-13: 9788867236015
Léon Bloy
Il sangue del povero
Edizione:SE, 2021
Collana:Testi e documenti

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Trama del libro

Nato nel 1846, Léon Bloy fu ossessionato fino alla morte, avvenuta nel 1917, dalla certezza dell'imminente Fine dei Tempi. Una certezza che tradisce un'impazienza da eletto, da profeta e da testimone di grandi eventi, una visione apocalittica che gli é necessaria per sopportare le miserie da lui sofferte e ricercate nella ferrea volontà  di seguire la propria vocazione spirituale. "Il sangue del povero", composto in tre mesi nel 1909, é uno dei testi più esemplari e più estremi della sua vasta produzione letteraria: scritto in un linguaggio aspro e infiammato che anticipa Bernanos e l'epopea disperata di Céline, questo pamphlet inquietante e «sgradevole» trabocca di carità  e di odio, di umiltà  e di orgoglio. Ne "Il sangue del povero" Bloy si fa portavoce degli «umiliati e offesi», ai quali, d'altronde, appartenne per scelta di vita. Tuttavia il pamphlet non esprime soltanto un violento sentimento di rivolta contro le ingiustizie sociali, e non si limita a una requisitoria contro la ricchezza. Al di là  del rovente processo ai contemporanei, da questo testo emerge un significato ben più radicale, profondo e scandaloso: la condanna senza appello di un mondo avviato sempre più velocemente verso la catastrofe.

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18.
€ 24,00
EAN-13: 9788867236251
Baruch Spinoza
Trattato sull'emendazione dell'intelletto
Edizione:SE, 2021
Collana:Testi e documenti

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Descrizione del libro

«Dopo che l'esperienza mi ebbe insegnato» così Spinoza apre il Trattato sull'emendazione dell'intelletto «che tutto ciò che spesso ci si presenta nella vita comune é vano e futile - e vedendo come tutto ciò che temevo direttamente o indirettamente non aveva in sé niente di buono né di cattivo se non in quanto l'animo ne veniva commosso, decisi infine di ricercare se ci fosse qualcosa di veramente buono e capace di comunicarsi e da cui solo, respinti tutti gli altri falsi beni, l'animo potesse venire affetto; meglio ancora, se ci fosse qualcosa tale che, trovatolo ed acquisitolo, potessi godere in eterno di continua e grandissima felicità ». I tre scritti che qui presentiamo sono le prime tappe di questa grandiosa ricerca di Spinoza, ispirata dall'«amore per una cosa eterna e infinita che nutre l'animo di sola letizia, priva di ogni tristezza». Due di essi furono editi dallo stesso Spinoza: i Princìpi della filosofia cartesiana vennero infatti pubblicati ad Amsterdam nel 1663, in un volume del quale facevano parte anche i Pensieri metafisici, presentati come appendice dello scritto precedente. Fu questa l'unica pubblicazione che uscì sotto il nome di Spinoza durante la vita dell'autore. L'altra opera edita durante la sua vita, il Trattato teologico-politico (1670), uscirà  infatti anonima. Il terzo scritto qui tradotto, il Trattato sull'emendazione dell'intelletto, venne pubblicato per la prima volta tra le Opere postume di Spinoza (Amsterdam 1677) dagli amici dell'autore, insieme con l'Etica, il Trattato politico, alcune lettere e una grammatica ebraica. Il breve, ma importantissimo scritto era rimasto incompiuto. Gli editori, nel presentarlo, invitavano il lettore a scusarne ciò che vi si sarebbe incontrato di non rifinito, di oscuro, di appena abbozzato. Malgrado questo, il Trattato rappresenta una delle vette del pensiero seicentesco.

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19.
€ 18,00
EAN-13: 9788867236213
Pierre Klossowski
Le leggi dell'ospitalità vol.2
Edizione:SE, 2021
Collana:Testi e documenti

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Trama del libro

Nei tre romanzi della grande trilogia di Roberta (La revoca dell'editto di Nantes, Roberta stasera e Il suggeritore), riuniti dall'Autore sotto il titolo Le leggi dell'ospitalità , «Klossowski, dal fondo dell'esperienza cristiana,» scrive Michel Foucault «ha ritrovato il prestigio e la profondità  del simulacro, e con esso tutti i giochi del senso e del non-senso, del significante e del significato, del simbolo e del segno. Simulacro, similitudine, simultaneità , simulazione e dissimulazione: questa costellazione é meravigliosamente ricca». I tre romanzi gravitano infatti attorno a due enigmatici personaggi: Ottavio, prete fallito, teologo vizioso, specialista in perversioni, e Roberta, sua moglie, di origine protestante, atea, attivista radical-socialista. I due si fronteggiano, rispettando ognuno l'ideologia dell'antagonista, finché Ottavio non decide di revocare il loro editto privato di Nantes (l'editto che permise in Francia il culto protestante, riconoscendo in tal modo libertà  religiosa e di pensiero). Ne nasce una tacita sfida: Ottavio moltiplica per Roberta le occasioni di «peccato» per farle provare rimorso e costringerla così a riconoscere la legge divina, Roberta le accetta senza opporre resistenza, più volte sfiora il rimorso, ma nella sua freschezza di spirito, nella sua rettitudine intellettuale dimostra di non venir mai fiaccata dalla colpa. Il gioco si esaspera, al punto che la donna si sdoppia: da un lato Roberta, dall'altro la sua controfigura che obbedisce, come un personaggio al suo autore, agli ordini di Ottavio, che progressivamente rimane vittima del suo stesso gioco, sino a non riuscir più a riconoscere né la propria identità  né quella altrui. «Nell'opera di Klossowski,» scrive ancora Michel Foucault «il regno dei simulacri obbedisce a regole ben precise. Il rovesciamento delle situazioni avviene in un istante, in modo quasi poliziesco (i buoni diventano cattivi, i rivali si rivelano complici, i carnefici sono sottili salvatori, anche le frasi più banali hanno un doppio senso). Ogni rovesciamento sembra trovarsi sul cammino di una epifania, ma in realtà  ogni scoperta rende più fitto l'enigma, moltiplica l'incertezza, e non svela un elemento che per velare il rapporto che esiste fra di esso e tutti gli altri. Ma i simulacri non sono qui né cose né tracce, né quelle belle forme immobili che erano le statue greche. Qui i simulacri sono esseri umani». Con disegni dell'autore.

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20.
€ 22,00
EAN-13: 9788867236596
Jean Baudrillard
Della seduzione
Edizione:SE, 2021
Collana:Testi e documenti

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Descrizione del libro

«Un destino ineluttabile grava sulla seduzione. Stregonesca o amorosa che fosse, per la religione rappresentò sempre la strategia del demonio. La seduzione é sempre riferita al male. O al mondo. àˆ l'artificio del mondo. Questa maledizione si é mantenuta inalterata attraverso la morale e la filosofia, e oggi attraverso la psicoanalisi e la "liberazione del desiderio". Può apparire paradossale che proprio oggi, nel momento in cui i valori del sesso, del male e della perversione sono divenuti promozionali e tutto quel che é stato maledetto festeggia la propria risurrezione spesso programmata, la seduzione sia comunque rimasta nell'ombra - vi sia definitivamente rientrata. [...] La seduzione é sempre all'erta, pronta a distruggere ogni ordine divino, foss'anche quello della produzione o del desiderio. Per tutte le ortodossie la seduzione continua a rappresentare il maleficio e l'artificio, una magia nera che perverte tutte le verità , una congiura di segni, un'esaltazione dei segni nella loro utilizzazione malefica. Ogni discorso é minacciato da questa improvvisa reversibilità  o assorbimento nei propri segni, senza traccia di senso. àˆ per questo che tutte le discipline, il cui assioma sia costituito dalla coerenza e dalla finalità  del proprio discorso, non possono che esorcizzarla. Ed é qui che seduzione e femminilità  si confondono, si sono sempre confuse. L'incubo del maschile é sempre stata la possibilità  improvvisa di reversione nel femminile. Seduzione e femminilità  sono ineluttabili come il rovescio stesso del sesso, del senso, del potere. Oggi l'esorcismo si fa più violento, più sistematico. Entriamo nell'era delle soluzioni finali, ad esempio quella della rivoluzione sessuale, della produzione e della gestione di tutti i godimenti liminali e subliminali, micro-processione del desiderio di cui la donna, produttrice di se stessa come donna e come sesso, é l'ultima incarnazione. Fine della seduzione. Oppure trionfo della seduzione molle, femminilizzazione ed erotizzazione bianca e diffusa di tutti i rapporti, in un universo sociale ormai esaurito. Oppure, ancora, niente di tutto questo. Perché niente potrebbe esser più grande della seduzione stessa, neppure l'ordine che la distrugge».

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Pagine 12345



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